CROAZIA-ITALIA, LE PAGELLE DI CM: DONNARUMMA MIGLIORE AL MONDO, ZACCAGNI ALLA DEL PIERO. FINALE AMARO PER MODRIC

Croazia-Italia 1-1

CROAZIA

LIVAKOVIC 6,5: miracoloso sul colpo di testa di Bastoni, non esita a lasciare la comfort zone per anticipare Pellegrini. Non può nulla e si arrende alla rete di Zaccagni

STANISIC 5,5: mezzo punto in meno per il terzino di Dalic. Qualche disattenzione di troppo in fase di impostazione, rischia il rosso per un fallaccio da dietro su Zaccagni

SUTALO 6: si divide ottimamente i compiti insieme al compagno di reparto, seppur sembra avere qualche difficoltà di troppo in fase d'impostazione

PONGRACIC 6: Retegui e Raspadori sono due clienti semplici questa sera. Anche nel forcing finale, tiene bene le fila delle operazioni difensive GVARDIOL 6: Guardiola gli ha cambiato vita. Da ottimo centrale a esterno difensivo di contenimento, contiene Di Lorenzo in ogni suo affondo offensivo. Non lo soffre mai, quasi normale amministrazione per il giocatore del City

MODRIC 7: non sarà la sua ultima partita con la maglia della Nazionale croata, fortunatamente. Non sarà il solito fenomeno che si vede a Madrid, ma solo i grandi giocatori sanno reagire come il numero 10 croato. Sbaglia il rigore, ma dopo un minuto insacca la rete del vantaggio (dall'80' MAJER SV)

BROZOVIC 5,5: un metronomo davanti alla difesa maggiormente impreciso rispetto ai suoi standard. Non è il Marcelo dinamico e geometra dei tempi dell'Inter. I ritmi del calcio continentale non sono quelli sauditi... KOVACIC 6: primo tempo in ombra, sale di livello nel corso della ripresa, aumentando i giri del motore sotto il profilo del dinamismo. Gioca molto senza palla e si sacrifica per la squadra (dal 70' IVANUSEC SV)

SUCIC 6,5: la prima occasione della sfida porta la sua firma, senz'altro il più positivo dello scacchiere offensivo di Dalic, facendo partire il traversone su cui Modric insaccherà la rete dell'1-0. Macchia la sua partita con un'ammonizione nella prima parte di gara (dal 70' PERISIC SV)

PASALIC 5: le sue doti da incursore oggi vengono meno. Da Gasperini a Dalic la differenza è sostanziale, impalpabile e nessun guizzo (dal 46' BUDIMIR 5,5: non riesce a dare peso alla manovra offensiva croata) KRAMARIC 5,5: ingabbiato tra le maglie della difesa azzurra, viene spesso fuori dalla sua zona di competenza per cercare qualche pallone giocabile

CT DALIC 5,5: sfiora l'impresa per meno di 60 secondi. Con rotazioni costanti, si illude di passare il turno con la qualità della vecchia guardia, ma la realtà è che, ormai, questo ciclo sembra essere al capolinea

Gabriele Stragapede

ITALIA

DONNARUMMA 8 per Sabatini / 8 per Callegari: nemmeno 5 minuti e deve sporcarsi i guantoni. Qualche sbavatura con il pallone tra i piedi, ma tra i pali è il numero uno al mondo. Para anche il calcio di rigore a Modric, salva letteralmente tutto il possibile. Non può davvero fare più di così DARMIAN 5,5 / 5: il giocatore di maggiore esperienza in rosa, debutta in quest'edizione degli Europei con una prestazione silenziosa (dall'82' ZACCAGNI 7 / 8: una conclusione alla Del Piero che salva gli Azzurri e regala gli ottavi di finale. Merita maggiore spazio, a differenza di Chiesa)

BASTONI 6,5 / 5: solitamente braccetto, oggi perno in mezzo alla difesa. Comanda la linea chiudendo ogni linea al Kramaric di turno e salvando capra e cavoli in ben più di una situazione - anche se rischia di regalare una chance d'oro nel finale di gara -. Sfiora in due occasioni la rete CALAFIORI 6 / 7: si cambia sistema di gioco e si alza il livello delle sue prestazioni. Attento in copertura e in impostazione, si affaccia con qualche sovrapposizione offensiva degna della sua annata a Bologna, compreso l'assist coast to coast per Zaccagni

DI LORENZO 5,5 / 5,5: da terzino a 4 a esterno tutta fascia, il "figlio di Spalletti" parte bene con qualche sgroppata di sostanza sulla fascia destra, prima di inabissarsi. Male anche oggi, annata da rivedere per il capitano dei partenopei

BARELLA 6 / 6: il leader tecnico degli Azzurri si mette a fare il lavoro sporco per tutto il resto del centrocampo. Unico giocatore di un altro livello presente in rosa, l'ultimo a mollare un centimetro agli avversari JORGINHO 5,5 / 6: di giocatori di questo livello, ne abbiamo pochi. Fortunatamente. Sparisce in mezzo al campo: troppi tocchi, troppi passaggi orizzontali, mai una verticalizzazione. Di calciatori di "questo livello" ne si può fare tranquillamente a meno (dall'82' FAGIOLI 6 / SV: entra ed esegue il compitino)

PELLEGRINI 5 / 5: comincia male il capitano giallorosso. Anzi, il numero 10 azzurro non entra mai in partita. Mai un'incursione, non trova la posizione ideale sulla trequarti per far male alla Croazia. La sua partita dura 45 minuti, una scelta tecnica inevitabile (dal 46' FRATTESI 5,5 / 4,5: entra e regala un calcio di rigore per un netto fallo di mano. Altra prestazione da dimenticare) DIMARCO 5 / 5: ritorna nel suo ruolo naturale. Qualche sgasata sulla fascia mancina, ma dai suoi piedi si pretende decisamente di più (dal 57' CHIESA 5 / 4,5: ma non doveva tornare al livello precedente al suo infortunio? Semplicemente inaccettabile per un talento del suo calibro)

RASPADORI 5 / 5: assente nel primo quarto d'ora di partita, si muove sulla trequarti, venendo spesso incontro per cercare di impostare l'azione offensiva. Ma se Spalletti ti affida le chiavi da rifinitore, sei obbligato a trovare il modo di scardinare la difesa croata. L'immagine della fallita rivoluzione "Spallettiana" (dal 75' SCAMACCA 6,5 / 7: entra e si perde nei soliti tocchi di tacco tanto mal digeriti dal nostro commissario tecnico. Ma la differenza con Raspadori è abissale, fornisce peso alla manovra offensiva azzurra) RETEGUI 6 / 4,5: tanto impegno da parte de El Tigre. Cerca di sfruttare la sua caratteristica migliore, attaccando gli spazi in profondità e aggredendo la prima linea della Croazia. Utile anche con qualche ripiegamento difensivo

CT SPALLETTI 5,5 / 6: rivoluziona completamente l'11 titolare - nel modulo e negli uomini - non trovando le risposte che si aspettava. Serve un cambio di mentalità in vista degli ottavi di finale

Sandro Sabatini e Massimo Callegari (il primo voto corrisponde alla scelta dell'opinionista e collaboratore di Calciomercato.com Sandro Sabatini, il secondo all'editorialista e collaboratore di Calciomercato.com Massimo Callegari)

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