SINNER, IL VOLO DELL’AMICO GENIALE. DERBY CON SONEGO SENZA STORIA. L’ABBRACCIO DEGLI EROI DI DAVIS

La magia dello sport, sempre superiore alla sua intrinseca spietatezza. Tutta in quell’abbraccio a fine partita, condito da sorrisi che valgono più di mille trattati. Jannik Sinner ha appena steso l’amico Lorenzo Sonego sotto il sole di Madrid. Ed è un eufemismo: l’altoatesino numero 2 al mondo ha concesso all’avversario, nel derby azzurro del secondo turno, appena tre game in poco più di un’ora di gioco: finisce 6-0, 6-3 per il rosso di Sesto, con il mezzogiorno spagnolo che è stato di fuoco solo sulla carta.

Ma che radiosa immagine ci viene regalata quando i due si dedicano a un saluto che non è più affatto di rito. E riscopriamo il valore dello sport, la gioia inevitabile di misurarsi al massimo delle proprie possibilità in un perimetro di lealtà e rispetto.

"Giocare contro Lori non è semplice, abbiamo una bella amicizia fuori dal campo, ci alleniamo spesso insieme e abbiamo giocato la Coppa Davis insieme – dice poi Jannik –. Ma ho cercato di mettere da parte tutto questo".

Proprio il legame tra i due eroi azzurri di Davis – nella storia la loro vittoria nel doppio contro Djokovic/Kecmanovic in semifinale a Malaga – aveva catturato i titoli prima di una sfida che, obiettivamente, pareva scontata. Sinner è in volo, sempre più a suo agio anche sulla terra rossa. Mentre Sonny, ora al numero 52 della classifica mondiale, sta pazientemente ritentando un assalto a una Top 20 che aveva quasi gustato tre anni fa.

Le sfide a Burraco, a Fifa giocando alla PlayStation, le confidenze: il duello di ieri era solo un frammento della vita di due amici. E poco importa se è la quinta vittoria del fenomeno di Sesto su Lorenzo in altrettanti duelli, con il conto complessivo dei derby azzurri che recita un eloquente 13-0 per Sinner.

Ora Jannik sfiderà il vincente di Kotov-Thompson. Ieri ha stradominato, lasciando otto punti a Sonego nel primo set. E l’86% di punti sulla prima dicono quasi tutto del match. Il 22enne di Sesto è pronto a consacrarsi anche sulla terra, e la strada verso il numero 1 sembra spianata visto poi che Re Djokovic sta centellinando gli impegni mettendo in conto una erosione del suo tesoretto di punti Atp.

Un grande primo set non basta a Matteo Arnaldi per aver ragione di Daniil Medvedev. Dopo un primo parziale da applausi è partita la rimonta del moscovita che si è imposto 2-6, 6-4, 6-4 nonostante 10 vincenti in meno (11 contro 21). Il russo, in campo come atleta neutrale, ha vinto nove punti in più ed è risultato superiore sia negli scambi brevi sia in quelli più lunghi.

In serata, gli applausi sono tutti per Flavio Cobolli, 21enne romano in rampa di lancio che batte 6-3, 3-6, 6-3 il cileno Nicholas Jarry, numero 23 del mondo.

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