NEW YORK – Uno scambio continuo di sorrisi divertiti, come due ragazzi poco più che ventenni che stanno insieme da poco. Solo che i due non sono due ragazzi qualunque. E il teatro di quegli sguardi non è qualche locale alla moda, ma il ventre dell’Arthur Ashe, il campo principale di Flushing Meadows. Dove tra poche ore è atteso dalla finale degli US Open.
Jannik Sinner e Anna Kalinskaya, in un video prodotto da SuperTennis, condividono quella saletta. È finita da poco la partita che il tennista altoatesino ha vinto contro Jack Draper e Jannik non riesce a star fermo: brucia l’acido lattico sulla cyclette chiacchierando con la bellissima Anna che non gli fa mancare sorrisi generosi e che mai gli toglie gli occhi di dosso. Con loro, anche Simone Vagnozzi, il coach di Jannik, che serve al campione un asciugamano mentre scherza con entrambi i tennisti.
Mentre agita una bottiglia in cui scioglie gli integratori, però, quello he colpisce di Sinner è altro. Ossia la vistosa fasciatura col ghiaccio sul polso sinistro, quello che lo ha tormentato negli ultimi minuti della partita con Draper dopo una caduta in cui lo aveva poggiato male a terra. A poche ore dalla finale con Taylor Fritz, in cui si giocherà per la prima volta il titolo degli US Open, inseguendo il suo secondo titolo Slam dopo Melbourne, era quello l’avversario da battere: il dolore. Se possa condizionarlo oppure no lo scopriremo solo in campo, alle 20.
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