EURO 2024, LA FLOP 11 DELLA FASE A GIRONI: CI SONO LUKAKU E THURAM, NON MANCA L'ITALIA. LEAO, NON SEI TU

Euro 2024 ha scollinato il crinale della fase a gironi: delle 24 partecipanti iniziali, 8 sono state eliminate, 16 rimangono per disputare gli ottavi di finale. Ci siamo divertiti a pescare tra tutte e 24, non solo tra le 8 che tornano a casa, per eleggere la nostra flop 11 fino a qua, ovvero una formazione, schierata con il 4-2-3-1, che metta insieme i peggiori giocatori, ruolo per ruolo, per quello che hanno fatto vedere nelle tre partite giocate fino ad ora in Germania in relazione alle aspettative che avevano su di sé.

Non abbiamo risparmiato nessuno: dall'ennesima delusione della Serbia a Francia, Belgio e Inghilterra che sono passate ma facendo una fatica bestiale, passando per l'Italia che si è qualificata solo all'ultimo respiro e per la Croazia che ha sancito la fine del suo ciclo.

Queste, ad ogni modo, sono le nostre scelte: fateci sapere se avreste cambiato qualcosa o se siete d'accordo con noi!

PORTIERE

LUNIN (Ucraina): ha saltato la finale di Champions con il Real Madrid per febbre, non fortunato, ma la stagione gli è valsa il posto da titolare agli Europei. L'Ucraina però è stata eliminata con 4 punti proprio a causa delle sue papere contro la Romania, che hanno convinto il ct Rebrov a scegliere Trubin per le altre due gare.

TERZINO DESTRO

DI LORENZO (Italia): non abbiamo bisogno di spiegarci, vero? Lontano parente della sua versione Napoli 2022/23, contro Nico Williams ha visto le streghe e se ha giocato contro la Croazia è solo perché Spalletti, per sua stessa ammissione, gli vuole un gran bene.

CENTRALE DESTRO

PORTEOUS (Scozia): all'esordio contro la Germania si prende un rosso sacrosanto per un'entrataccia su Gundogan in area, causando il rigore del 3-0. Britannici ultimi nel gruppo A, una bella delusione.

CENTRALE SINISTRO

PONGRACIC (Croazia): Gvardiol è stato reinventato terzino da Guardiola? Bene, c'è Pongracic che ha avuto una grande stagione dal Lecce, no problem. E invece che delusione: bucato da ogni parte dalla Spagna, in panchina con l'Albania e di nuovo dentro con l'Italia, ma esce ridimensionato.

TERZINO SINISTRO

ROBERTSON (Scozia): capitano e stella di quella che in molti hanno designato come la possibile sorpresa, il terzino del Liverpool non può che figurare in questa selezione.

CENTROCAMPISTA DESTRO

BROZOVIC (Croazia): se Modric si è salvato, lui e Kovacic hanno affondato il centrocampo della nazionale a scacchi. Urge un profondo rinnovamento, i dominatori del 2018 non dominano più.

CENTROCAMPISTA SINISTRO

MILINKOVIC-SAVIC (Serbia): non solo è panchinato, e già così è un flop, ma quando entra fa danni, perché si perde Karnicnik in occasione del gol della Slovenia nell'1-1 della seconda partita. Fatale.

ESTERNO DESTRO

CHIESA (Italia): la vera stella per ora è Donnarumma. Lui, schierato a destra, fatica tantissimo ad entrare nel gioco e quindi a rendersi pericoloso. Senza gli strappi di tre anni fa sarà durissima arrivare in fondo.

ESTERNO SINISTRO

LEAO (Portogallo): gioca due partite, non lascia traccia se non per le due ammonizioni che rimedia per simulazione, salta la terza. Serve altro? Chiamato a riscattarsi. Menzione per Foden, la controfigura di se stesso, fermo al palo contro la Danimarca.

TREQUARTISTA

THURAM (Francia): un autogol e un rigore di Mbappé per i galletti favoriti, non un girone da ricordare per Marcus Thuram che è il riferimento centrale designato (noi lo adattiamo un po' indietro), reduce da una grande stagione con l'Inter.

CENTRAVANTI

LUKAKU (Belgio): qui ci spieghiamo. E' sfortunato, tre gol li avrebbe anche fatti, però non gli sono stati annullati per cattiveria, ma perché erano gol irregolari. La voce reti sono zero, i Diavoli Rossi passano ma da secondi dietro la Romania. Cercasi Big Rom disperatamente, o con la Francia agli ottavi sarà durissima. Ah, a proposito di gruppo E: che delusione anche Dovbyk, il capocannoniere della Liga spagnola impalpabile in tutte e tre le partite...

ALLENATORE

DESCHAMPS (Francia): è passato agli ottavi, e va bene. Ma con la rosa che si ritrova ha due pareggi e una sola vittoria, due soli gol segnati di cui un autogol dell'austriaco Wober e un rigore di Mbappé. E' davvero il minimo sindacale, così gli Europei non si vincono.

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