ITALIA, CHI AL POSTO DI SPALLETTI IN CASO DI ESONERO O DIMISSIONI DEL CT? TUTTI I NOMI

L'eliminazione dell'Italia agli Europei in corso di svolgimento in Germania è fresca e brucia per i milioni e milioni di appassionati e tifosi degli azzurri che hanno seguito questa deludente spedizione della nostra Nazionale.

IL BILANCIO - La sconfitta con la Svizzera è stata tanto netta e senza appello che ha aperto grosse discussioni in seno alla Federazione: l'opinione pubblica poi è divisa tra chi addossa più colpe al ct Spalletti, ai giocatori o all'intero nostro sistema calcistico. Serve fare un punto, tracciare un bilancio e una linea per poter ripartire. Serve fare chiarezza e voltare pagina per non rischiare di mancare - e sarebbe la terza volta filata - l'approdo ai prossimi Mondiali.

MOSSE DRASTICHE - Ribaltone sì o ribaltone no? Ne sapremo di più oggi 30 giugno quando è prevista, per le 12, una conferenza stampa in cui interverrà il presidente Federale Gabriele Gravina, insieme al ct Luciano Spalletti. Prematuro e avventato parlare di esoneri o dimissioni, i due dovrebbero annunciare che si tirerà dritto, si farà fronte comune e, con qualche partita nel motore in più, si punterà a riscattarsi nei prossimi impegni. Dovesse però saltare questo piano e prevalere l'ondata dei meno conservatori, a chi potrebbe affidarsi la Figc, magari in contumacia anche dello stesso Gravina?

Vediamo nella gallery di seguito quali sono gli allenatori che potrebbero allenare l'Italia al posto di Spalletti

Massimiliano Allegri

Quasi scontato fare per primo il nome dell'ex allenatore della Juventus. Acclamato come il salvatore della patria fin dai minuti finali di Svizzera-Italia, il livornese è in questo momento senza panchina dopo il burrascoso addio ai bianconeri. Diverso da Spalletti per modo di fare e di intendere il calcio, dopo 8 anni in sella alla Juve, potrebbe essere questo il momento adatto per passare dai club alle nazionali e il richiama della maglia azzurra sarebbe per lui quasi irresistibile

Stefano Pioli

Interrotto il rapporto lavorativo con il Milan, Pioli è uno dei più ricercati tra gli allenatori senza squadre. Timidi apprezzamenti per lui sono arrivati da alcuni club arabi, mentre in Italia si erano interessate al tecnico parmense società come Bologna e Napoli che poi hanno fatto altre scelte. Rappresenterebbe una soluzione di maggiore continuità con Spalletti rispetto ad altri papabili suoi sostituti: il modulo utilizzato più spesso è simile a quello del tecnico di Certaldo, così come l'idea di calcio.

Claudio Ranieri

Veterano delle panchine nostrane (e non), il testaccino ha messo fine alla sua carriera, a meno che, parole sue, non arrivi una proposta interessante da qualche nazionale. E quale migliore occasione se non proprio quella azzurra. Artefice di traguardi impensabili, il passaggio alla guida dell'Italia rappresenterebbe il suggello di un percorso fuori dal comune, quasi un meritato premio alla carriera. Dal calcio pragmatico e prettamente "italiano", il suo interregno sarebbe il perfetto ponte per scortarci al prossimo Mondiale, giocarcelo come sappiamo e poi dare il là a un nuovo ciclo

Maurizio Sarri

Più defilato rispetto agli altri, più per rapporti che per bravura sul campo, l'ex Lazio prenderebbe il testimone da Spalletti così come Spalletti ha preso il suo, in modo ideale a Napoli. Luciano è riuscito in quello che è sfuggito a Maurizio, ossia portare lo Scudetto sotto al Vesuvio. Di linee comuni però ce ne sono parecchie tra due allenatori che appartengono all'ormai siffatta categoria dei "giochisti"

Gli altri

Oltre ai 4 più papabili candidati, ce ne sono tanti altri meno immediati ma non certo non pronti per una tale missione. Troppo presto forse per Simone Inzaghi, a un passo dal rinnovo con i nerazzurri, troppo tardi per Davide Nicola che quel treno forse l'ha perso proprio qunado è stato poi scelto Spalletti. L'allenatore dell'Empoli, dove ha compiuto l'ennesima miracolosa salvezza, era nella shortlist della federazione ma è stato battuto dall'attuale ct. Difficile possa ritornare in ballo il suo nome, tra l'altro ormai promesso sposo del Cagliari. Outsider possibili potrebbero essere Fabio Cannavaro, reduce anch'egli da una salvezza con l'Udinese, uomo della federazione e attualmente libero, o anche Vincenzo Montella, protagonista di ottime cose con la Turchia. Impossibile non citare poi due mammasantissima del nostro calcio: Carlo Ancelotti e Giampiero Gasperini. Il primo è stato vicino a una nazionale, quella del Brasile, ma poi ha prevalso la volontà di restare al Real Madrid. In Spagna ci resterà almeno per un altro anno poi chissà: dovesse liberarsi però nelle prossime ore il posto di Spalletti, difficilmente Carletto potrebbe lasciare così a cuor leggero la miglior squadra del mondo. Discorso simile per Gasp. Quest'estate sembrava la volta buona per lasciare Bergamo e l'Atalanta ma ancora una volta il piemontese ha deciso di restare, dire no al Napoli e continuare una storia divenuta ormai leggenda. A questo giro potrebbe non essere libero, la prossima volta che invece al Paese servirà un nuovo ct non ci stupiremmo se il suo nome potrà essere piazzato in alto tra i primi da chiamare.

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