WIMBLEDON, SINNER LIQUIDA SHELTON IN TRE SET. ORA I QUARTI CONTRO MEDVEDEV

Oggi pomeriggio è andata in scena la sfida tra Jannik Sinner, 22 anni e Ben Shelton, 21 anni, per accedere ai quarti di finale. Lo statunitense, mancino, un giocatore in grado di giocare qualsiasi colpo, trovare tutte le traiettorie, allenato dal padre Bryan, ex tennista, reduce da 3 partite finite al quinto set, con un servizio devastante. Entrambi dotati di un’ottima battuta, non era la prima volta che l'azzurro affrontava un mancino, ma oggi ha messo in campo tutta la sua abilità e solidità da n.1 del ranking per contrastare l'esuberanza del suo avversario. Ed stata proprio l'esperienza a fare la differenza. Sinner vince la sfida contro l'esuberante mancino americano dopo un combattutissimo tie-break, annullando ben 4 set point. E arriva l'ottavo quarto di finale in un torneo del Grande Slam, il terzo consecutivo per il n.1 al mondo. Prossima sfida contro contro Daniil Medvedev. Il n.5 del mondo accede al prossimo turno quasi senza giocare: l'avversario, il bulgaro Grigor Dimitrov,  si infortuna sul 5-3 per il russo e deve abbandonare. Sarà la 12esima volta che Medvedev e Sinner si incontrano. 

Le parole di Jannik nell'intervista a fine partita: “Queste partite possono finire lunghe. Atmosfera incredibile, grazie per essere rimasti. Il colpo sotto le gambe? sono stato fortunato, non so cosa dire. I sorrisi? Con il mio team ci divertiamo anche quando lavoriamo tanto. Tutti i giocatori vogliono fare anche spettacolo per il pubblico, quando la partita è bella tutti si divertono. E' bello sorridere ed essere felici in campo. I quarti di finale? Sarà comunque una bella partita, è un onore e un privilegio giocarlo. Medevedv o Dimitrov? Sarà comunque una bella partita”.

Nel primo set tutto più o meno in equilibrio fino al 5° game, quando l’azzurro si guadagna il break: 3-2 per lui. Sinner gioca un paio di colpi su 40 pari che fanno commettere due falli importanti all’americano che su un precedente errore aveva regalato i vantaggi all'altoatesino. Il secondo break a favore di Jannik arriva al 7°: 5-2 con Shelton, con l'azzurro al servizio per chiudere il set. E così è: Sinner si porta a casa il primo set per 6-2 in 29 minuti.

Il secondo set inizia con il terzo break consecutivo a favore di Sinner: 1-0 per lui. L'americano dovrà inventarsi qualcosa se vuole contrastare il n. 1 al mondo. Scuote la testa e si rivolge al padre, suo allenatore, dialoga a distanza per chiedere consigli. Ma finora la solidità e abilità dell'azzurro sono fuori discussione: servizio, passanti, tiri incrociati, insomma tutto il repertorio vario a cui ci ha abituato per mettere l'avversario in difficoltà. E si arriva 5-3 per Jannik in poco mendo di 30' di gioco. Shelton abbastanza falloso oggi pomeriggio, impaziente di ottenere il punto. Non ha la forza mentale per tenere lo scambio. Anche perché l'azzurro da fondo campo sgancia dei missili impossibili da respingere, con un pressing continuo senza lasciare chance all'avversario. Nel 9° game l'americano tiene la battuta ma Sinner è avanti 5-4, e si aggiudica anche il secondo set per 6-4 in 36 minuti.

Terzo set. La situazione si capovolge. Dopo una seconda frazione più equilibrata, con l’americano che ha pagato il break subito nel primo gioco, nel secondo game di questo set Sinner commette 4 errori di dritto, Shelton conquista la prima palla break e strappa per la prima volta il servizio all’azzurro: 2-0 per l’americano, che ora sembra più concentrato. L'azzurro appare leggermente in calo e lo statunitense si porta 4-2. Nel 7° controbreak di Sinner che strappa il servizio all'esuberante Ben: 4-3 per lui ma l'azzurro ora è al servizio. E è 4 pari. L'americano mantiene il servizio e si porta 5-4. Nel 10° game arriva il punto della giornata, con Sinner che gioca un tweener ma intanto è 5 pari. Jannik sorride. Una risposta strabiliante che fa impazzire il pubblico di Wimbledon che si alza in piedi e applaude con forza. L'11° gioca vola via veloce: 6-5 per Shelton. Sinner alla battura per difendere il set ed è 6 pari. Ed è un tie-break combattutissimo che l'azzurro vince per 11-9. Liquidata la pratica Shelton in tre set: 6-2, 6-4, 7-6. Annullati 4 set point ed arriva l'ottavo quarto di finale per l'azzurro in un torneo del Grande Slam.

Il giovane americano Ben Shelton era approdato agli ottavi di finale del singolare maschile di Wimbledon per sfidare Jannik Sinner, n. 1 del mondo.

Lo statunitense, numero 14 del mondo e del seeding, dopo l'interruzione del match per pioggia, aveva battuto il canadese Denis Shapovalov col punteggio di 6-7, 6-2, 6-4, 4-6, 6-2. Era la terza volta che il giovane tennista a stelle strisce vinceva al quinto set in questo piovigginoso torneo londinese, con fatica ma vittorioso. E sempre al quinto set si era sbarazzato dell'azzurro Mattia Bellucci, così come aveva replicato la performance su cinque set contro Lloyd Harris. Durante il match contro il sudafricano aveva anche stabilito il record per il servizio più veloce nella storia di Wimbledon quando ha sganciato un missile alla velocità di 246,2 km/h all'inizio del quarto set. Un chiaro spreco di energie fisiche che dovranno essere recuperate, mentre il nostro azzurro ha riposato un giorno pin più dopo la vittoria lampo  nel terzo turno contro Miomir Kecmanović.

Ma anche Sinner ci ha abituato a tenere il fiato sospeso fino al quinto set. Come dimenticare la favolosa volata compiuta agli Australian Open, quando ha scritto la storia con un match al fulmicotone, battendo in rimonta due set di svantaggio contro Daniil Medvedev, e portandosi a casa il trofeo con il punteggio di 3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3, diventando così il primo italiano a vincere a Melbourne. 

L'azzurro, in attesa di sapere chi avrebbe sfidato agli ottavi, tra Shapovalov e Shelton, aveva affermato: “Sono due giocatori diversi, anche se sono entrambi mancini. Hanno entrambi qualità e talento, soprattutto sull’erba. Sarà molto difficile a prescindere da chi affronterò”.

L'americano sull'erba non era sembrato al 100%, ma di certo non è il servizio che gli manca. Al contrario, l'altoatesino nell'intervista dopo la vittoria al terzo turno aveva commentato: “Sono soddisfatto della mia performance oggi, almeno io ho fatto in fretta e posso già pensare al prossimo turno. Per come ho toccato la palla sono soddisfattissimo. Il mio tennis è migliorato ma cerchiamo sempre di fare meglio. Sull'erba adesso mi trovo bene, anche se i primi anni qui facevo fatica, e, ripeto, sono felice. Ora recupero e penso al prossimo turno”.

Lo statunitense, figlio dell'ex tennista Bryan Shelton, vanta una semifinale agli US Open 2023, e i quarti di finale agli Australian Open 2023, sempre nel 2003 ha vinto a Tokyo. 

Una giovane promessa del tennis americano, dunque, che in precedenti interviste aveva confessato che adorava il football americano, voleva sperimentare altri sport, ma il padre gli metteva sempre in mano la racchetta e alla fine, così come prima di lui Andre Agassi ha ben raccontato nella sua autobiografia “Open”, ha ceduto all'imprinting paterno. Ha preferito seguire le orme del padre che 30 anni fa, proprio a Wimbledon, aveva conquistato il quarto turno: qualis pater, talis filius.

I precedenti tra i due vedono Jannik condurre per 2-1: Sinner ha vinto lo scorso anno a Indian Wells e nel 2023 sull'indoor di Vienna; Shelton, invece, si è aggiudicato, sempre nel 2023, il torneo di Shanghai.

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