LE PAGELLE DEGLI AZZURRI

L'Italia subisce una rete a freddo, reagisce, domina in lungo e in largo, ma difetta di cinismo e non riesce a chiuderla, rischiando di subire il pareggio nel finale. Buona la prima della nazionale di Spalletti agli europei tedeschi, ma solo per gioco e risultato finale - che non è poco - perché quel che latita è la cattiveria. Bene Chiesa e Barella a livello individuale, mentre il collettivo si muove mantenendo corti i reparti e trovando sempre il terzo uomo, ma non riesce ad essere incisivo come dovrebbe negli ultimissimi metri. L'Albania patisce per tutto il match, ma ha il merito di restare sempre appesa e di sfiorare il clamoroso pari al novantesimo. Con Spagna e Croazia servirà qualcosa di più.

ITALIA

Donnarumma 7: prende il gol a freddo dopo 24 secondi, è sul suo palo, ma quello di Bajrami è un siluro. Poi mai realmente impegnato per tutto il match, fino a quando non salva il risultato al novantesimo, murando Manaj in uscita.

Di Lorenzo 6: partita più conservativa del solito, per badare alle sortite di Seferi. Quando riesce a spingere però permea con facilità lo strato difensivo albanese.

Bastoni 6,5: non riesce a contenere Bajrami sul gol, ma poi si rifà fissando il pareggio di testa. Dopo diventa dominante in difesa, agendo da regista arretrato al fianco di Calafiori.

Calafiori 6: si muove elegante e imperiosio al centro della difesa, quasi fosse un veterano. Mai una sbavatura, mai un disimpegno avventuroso. Si prende un giallo, ma la personalità è quella giusta. Mezzo punto in meno perché si addormenta sul finale e quasi l'Albania pareggia.

Dimarco 5,5: è protagonista dell'avvio disgraziato degli azzurri, con quella rimessa sciagurata. Poi sale di ritmo e comincia a sfornare quantità allucinanti di cross, riablitandosi in parte.

Barella, 7: sempre in partita, sempre effervescente, condisce una prestazione di spessore con quel bolide d'esterno da fuori aria che fissa il risultato sul 2-1. Dal 92' Folorusnho sv.

Jorginho 6: lavoro alquanto oscuro in regia, dove non trova mai l'acuto. Si limita all'ordinaria amministrazione: può bastare con l'Albania, non per le prossime.

Chiesa 6,5: a destra non lo prendono mai e, alla fine, gli manca soltanto il gol. Dal suo lato hanno fatto fatto scorta di analgesici. Dal 77' Cambiaso 6: tiene la fascia senza strafare, ma quando si tratta di congelare il risultato va bene così.

Frattesi 6: meno efficace rispetto a quanto ci ha abituato, richiamato talvolta da Spalletti, ma comunque un perno di cui gli azzurri non possono fare a meno. Prende un palo con lo scavetto che avrebbe meritato miglior sorte.

Pellegrini 6,5: disegna l'assist per il pareggio di Bastoni, divora un rigore in movimento e sfiora il gol. Partita sostanziosa. Dal 78' Cristante: entra con personalità nel momento un cui l'Albania spinge per cercare il pari.

Scamacca 6: si sbatte là davanti per fare sponda, ma non riesce mai a trovare il pertugio giusto per fare quello che si richiede a un centravanti, segnare.

Allenatore Spalletti 6: propone un'Italia dominante nel gioco specialemente nel primo tempo, ma i suoi hanno il demerito di non riuscire a chiuderla. Contro Spagna e Croazia servirà qualcosa di più.

ALBANIA

Strakosha 6: non può nulla sui due gol azzurri, per il resto si disimpegna con autorevolezza.

Hysaj 5,5: soffre dalla sua parte e non riesce a fare nulla di più di una gara di sofferente contenimento

Djimsiti 5,5: prova a tenere la barra dritta, ma anche se tiene botta contro il compagno di squadra Scamacca patisce anche lui le incursioni dei centrocampisti azzurri

Ajeti 5,5: in sofferenza anche lui sulle sortite azzurre, specialmente nel primo tempo. Non riesce a murare come dovrebbe.

Mitaj 5: non sfonda mai dalla sua parte e non riesce a contenere praticamente mai Chiesa. Nottata da dimenticare.

Asllani 6: chiamato ad avvitare lampadine lì nel mezzo, si trova presto soffocato dal dinamismo italiano.

Ramadani 5,5: dovrebbe mettere ordine e fare filtro, non riesce sufficientemente in nessuna delle due missioni.

Bajrami 6,5: fredda l'Italia senza preavviso con un missile sotto l'incrocio, poi cala alla distanza come tutta la sua squadra.

Asani 6: sempre molto attivo sul fronte offensivo, ma quando prova a sfondare la retroguardia azzurra lo tiene puntualmente a bada. Dal 68' Hoxha 6: entra con grande voglia di dirimere, ma sbatte contro il muro azzurro

Seferi 6: primo tempo asfittico, poi prova ad accendersi, ma non riesce mai ad incidere. Dal 68' Laci 5,5: anche lui entra per cercare di rimetterla in pari, ma risulta non pervenuto.

Broja 6: è l'uomo più temuto in avanti, ma sbatte puntualmente contro Bastoni e Calafiori. Dal 76' Manaj 6: potrebbe diventare l'eroe albanese con quella conclusione al novantesimo, ma Donnarumma gli nega la gloria.

Allenatore Sylvinho 5,5: nel primo tempo la sua squadra non la vede praticamente mai. Nella seconda frazione cresce relativamente: difficile comunque chiedergli molto di più alla luce della differenza tecnica in campo.

Arbitro Felix Zwayer (Germania) 6: conduce senza affanni una gara che non desta particolari preoccupazioni.

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